Google Hotel Ads, arrivederci Pay per Stay

Google Hotel Ads ed il servizio a commissione di Google Pay Per Stay

Google Hotel Ads è un servizio messo a disposizione da Google agli hotel e permette alle strutture di mettere online in vendita le proprie camere direttamente dal motore di ricerca.

Il funzionamento è semplice, quando un potenziale cliente cerca un hotel su google nella scheda della struttura vengono mostrati i prezzi di vendita di quell’hotel sui vari portali OTA, con Google Hotel Ads l’albergo può mettere in mostra anche i propri prezzi di prenotazione diretta.

Essere presenti su hotel ads non è banalissimo, o almeno, diciamo che non è facile come vendere su una normale OTA (come booking.com o Expedia per capirci), serve un minimo di preparazione e di competenza per evitare di bruciare denaro senza cognizione di causa (lo so perché l’ho provato sulla mia pellaccia).

In struttura hotel ads lo stiamo usando da relativamente poco tempo, questo perché da quando siamo passati al nuovo software gestionale questa funzionalità è integrata nel loro channel manager e ha reso la vendita su Google un po’ più facile.

Da quello che ho letto sui vari forum e social, il principale cambiamento introdotto da Google in questo 2021 è che adesso ha permesso ad alcuni software channel manager di far gestire le campagne pubblicitarie hotel ads direttamente dall’account google ads dell’hotel.

Poter gestire le campagne Google Hotel Ads da Google Ads ci ha permesso di prendere un po’ più di consapevolezza sui nostri investimenti e sui budget (senza dover passare anche qui per la software house di turno che ci fa da intermediario e ci lucra sopra).

Google Pay per stay, la panacea di tutti i mali?!?

Tuttavia proprio oggi che sto creando una campagna hotel ads dal nostro account la cosa che sto trovando curiosa (e un po’ seccante) è che nell’estate del 2020 Google aveva sbandierato la funzionalità “pay per stay” come il dono di Google agli albergatori… mentre adesso è stata tolta.

A quanto pare si sono resi conto che gestire le cancellazione e le comunicazioni da parte di ogni hotel non è una cosa facile, e quindi questo modello di commissione che ha causato la gioia di tanti miei colleghi non esiste più.

Come funziona la vendita su Google Hotel Ads

Per chi non lo sapesse spiego meglio come funziona la vendita su Google Hotel Ads, quando si crea una campagna si può scegliere di:

  • pagare un costo per ogni click (PPC) che rimanda al nostro sistema di booking engine
  • pagare una percentuale sulle prenotazioni ottenute

Il pay per stay è un tipo particolare del secondo caso, ossia di commissione a percentuale, in pratica si paga la commissione solo se la prenotazione NON viene cancellata.

Questa cosa di non pagare sulle cancellazioni, che è normale per le OTA, non lo era per Google che quando l’ha annunciata nell’estate del 2020 ha causato una gioia irrefrenabile di albergatori ed esperti di marketing, che, avendo capito poco o nulla di questo strumento (e io con loro) l’hanno visto come la soluzione alla fame del mondo.

Questa cosa che dovrebbe essere scontata non lo è affatto, anzi la possibilità di creare campagne pay per stay è stata tolta, o almeno, è stata tolta per la maggior parte delle strutture, in certi casi di volumi di prenotazioni possono essere fatte eccezioni (questo stando al consulente di Google).

Quindi?
Nonostante il modello di commissione “pay per stay” al momento non sembra essere possibile credo che comunque vendere con hotel ads che sia una cartuccia importante da tenere in una strategia di distribuzione bilanciata.

Addio o arrivederci Google pay per stay?

Possiamo vivere anche senza pay per stay, possiamo scegliere comunque di pagare una commissione a percentuale (che si aggira sul 10%) e tenere però in conto che dobbiamo pagare commissioni anche sulle cancellazioni.

Misuriamo quindi a quanto ammonta la commissione totale (prenotazioni e cancellazioni), e vediamo se sostenibile per noi e comunque più conveniente di un’OTA.

Sicuramente Google ripristinerà il nostro amato pay per stay che ci ha fatto uscire dalla pelle a giugno scorso, ma per il momento dobbiamo studiare e cercare di lavorare senza.

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