Google diventerà la nuova OTA Booking.com?

emanuela fanelli meme Google

E’ cosa nota che la “macchina Google” sia inarrestabile in tanti ambiti.

Prodotti e servizi nuovi ed aggiornati a cadenza settimanale nel mondo del cloud, della telefonia, della pubblicità, della ricerca online e chi più ne ha più ne metta.

A mio avviso però c’è un settore che fino ad ora non aveva sfruttato al massimo, per quanto riguarda la sua capacità di generare ricavi. In fondo si sa, queste big tech non sviluppano nuovi strumenti e tecnologie per gli utenti della rete “pro bono”, quindi gratuitamente e senza guadagnarci nulla; il profitto resta sempre l’aspirazione centrale quando si sviluppa un nuovo prodotto.

Senza dilungarmi troppo il settore di cui stavo parlando è ovviamente quello dell’ospitalità. 

Google fino ad oggi ha sempre avuto un’importanza non marginale per quanto riguarda la ricerca lato utente di un soggiorno per la sua prossima vacanza.

Chi infatti non è andato a cercare nel motore di ricerca la struttura individuata all’interno di un canale OTA per verificarne il sito web o perché no anche dei prezzi alternativi?

Proprio in questi ultimi mesi Google è uscita dalla tana iniziando poco a poco a pubblicizzare i suoi “nuovi” strumenti di sponsorizzazione di strutture ricettive.

Dico nuovi tra virgolette perché in fondo parliamo di strumenti già presenti e visibili nei risultati del motore di ricerca di Google, come i prezzi delle nostre camere in vendita in vari canali OTA e metasearch sotto la nostra scheda Google My Business o semplicemente i prezzi presenti in una determinata area di Google Maps, proprio quando stiamo cercando un hotel.

(Occhio al focus che ho scritto per Hotel Insights with Google!)

Tuttavia fino ad oggi Google non aveva mai sponsorizzato con grosso successo questi strumenti.

Esperimento: creazione di una campagna Google Hotel Ads

La nuova funzionalità con cui ho giocato un po’ e che ritengo interessante è quella che offre a noi direttori di hotel la possibilità di gestirci direttamente da Google Ads le campagne di sponsorizzazione per il metasearch di Google. 

Il software gestionale che utilizziamo in hotel ci permette di collegare il mio PMS a Google e una volta collegato possiamo creare campagne sponsorizzate in Google Hotel Ads direttamente dal mio account Google Ads.

Ho fatto un po’ di prove ed ho creato un paio di campagne di test, entrambe ho impostato la percentuale e ho inserito 8% come importo della commissione ed un budget massimo di 10€ al giorno.

I volumi sono ancora bassi ma il posizionamento è interessante e promettente.

Questo metasearch è un po’ nascosto secondo me e compare sulla parte destra di Google quando effettuiamo una ricerca di un albergo sul motore di ricerca. 

Fateci caso, quasi sicuramente cercando un qualsiasi hotel nella vostra zona troverete nella sua scheda di google “a destra” oltre alle informazioni basilari di contatto, un elenco di canali di vendita con i relativi prezzi per le camere in base al periodo selezionato.

Questo elenco è diviso in due sezioni: la parte alta in cui sono presenti le inserzioni a pagamento (come non trovarci Booking.com in questa sezione!) e la parte inferiore dove sono presenti i cosiddetti risultati organici.

Ricollegandomi alla spiegazione della funzionalità Google offre alla struttura la possibilità di posizionare il prezzo della prenotazione diretta (dunque tramito il sito web ufficiale) in una delle due sezioni.

La sezione superiore “a pagamento” permette al nostro albergo di posizionare il sito web diretto tra i primi posti. 

Per riuscire in questa impresa è necessario creare una campagna Google Ads ad hoc. Qui impostando un budget giornaliero discreto saremo in grado di affermarci tra i primi posti, battendo magari i giganti come Booking.com o Expedia!

Traffico gratis sul sito dell’hotel con i Free booking link 

La sezione inferiore invece, contenente i risultati organici, la possiamo chiamare con il nome datogli dalla casa madre, ovvero free booking link.

Qui un albergo ha la possibilità di fare comparire il prezzo per il proprio sito ufficiale senza sborsare nulla, a costo ovviamente di un posizionamento peggiore rispetto ai risultati a pagamento.   

Questo secondo strumento permette in poche parole di ottenere del traffico organico (gratis) direttamente sul proprio booking engine, senza dover fare nulla.

Tutto quello che serve è connettere il proprio albergo tramite un partner certificato. Come per le campagne Google Ads anche per i link free booking ho attivato il tutto tramite il software gestionale Slope che mi offre sia il gestionale che il channel manager che il booking online e quindi si connette direttamente a Google. 

Qualcosa bolle in pentola in casa Google Hotel 

Come già detto Google ha ben compreso la potenzialità di avere un enorme bacino di utenti che giornalmente cercano soluzioni di viaggio nel suo motore di ricerca e sta cercando la soluzione migliore per cercare di erodere il più possibile la fetta di Booking.com, leader indiscusso per quanto riguarda le prenotazioni di soggiorni online. 

A favore di questa mia supposizione, durante un webinar di Google che ho seguito qualche settimana fa, è stato annunciato che stanno lavorando all’introduzione di una extranet da cui gli hotel potranno gestire in autonomia il canale di vendita Google.

Non so voi ma questo mi sembra proprio un modo per riuscire ad inserirsi nel mondo già fin troppo competitivo della vendita di soggiorni online. Non so con certezza quando questa nuova branca di Google prenderà vita ma effettuando delle ricerche e consultando dei blog a riguardo sembra che avverrà nel momento in cui includeranno di nuovo la funzionalità Book on Google, che al momento risulta disattivata.

Ad ogni modo ritengo che Google faccia bene a cavalcare un’onda del genere, anzi mi stupisco che non l’abbia già fatto anni fa!

Il comportamento medio degli utenti online alla ricerca di un alloggio per una vacanza, seppur sempre più variegato e personale, segue dei step molto prevedibili che si concludono quasi sempre tra le fauci di big G. 

In fondo, chi non approfitterebbe di una situazione così favorevole nei propri confronti?

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