Quale futuro per il settore MICE in Hotel? 3 motivi per cui riprenderà

Quale è il futuro del MICE? Il Covid-19 stravolgerà completamente il settore MICE in Hotel?

Questa domanda è da un po’ di giorni che attanaglia la mia mente, anche a seguito delle notizie relativamente a passaporti sanitari per vaccinati e possibilità di creare zone covid-Free.

Cos’è il MICE?

La parola M.I.C.E. è l’acronimo di Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions ed è quel segmento di turismo in cui si organizzano incontri, eventi, conferenze o anche fiere in spazi alberghieri.

Il MICE è un segmento turistico che non riguarda propriamente la mia struttura, tuttavia conosco colleghi che prima del Covid lavoravano molto con questo settore, che come immaginerete riguarda grandi città di business come Milano, Roma, Torino, Firenze e giù di lì.

Le riunioni virtuali soppianteranno questo settore?

Se nel 2020 e nel primo semestre del 2021 le riunioni virtuali hanno fatto e faranno da padrone, credo che il MICE vedrà una ripresa a fine 2021, momento in cui tra vaccinazioni ed immunità di gregge si dovrebbe riprendere a “vivere e viaggiare”.

Il Covid-19 ha velocizzato un processo di digitalizzazione e portato alla ribalta le conferenze virtuali, che ricordatevi bene, esistevano già da 10-15 anni.

Tuttavia credo che per siglare un accordo, parlare in plenaria di un argomento o più semplicemente assistere alla presentazione di un libro, ci sia bisogno di incontrarsi di persona.

3 motivi per cui il MICE riprenderà nel 2022

Parlando con i colleghi sono emersi 3 motivi che mi portano a pensare che il MICE riprenderà con forza nel 2022:

1. le grandi conferenze ed i seminari con uno scambio vero di opinioni non possono avvenire tramite Zoom o altri strumenti, specialmente se ci sono più di 100 partecipanti
   
   
2. a conferenze e seminari ci sono spesso legati fiere o festival che avvengono in presenza
   
   
3. per stringere accordi e parnership di un certo peso, ci si deve incontrare di persona e le sale meeting di un hotel sono un posto adatto.

Voi cosa ne pensate? Sono troppo “ottimista”?